giovedì 8 gennaio 2009

Tramonto di agosto 2002

Vorrei una casa volta a oriente,
al sorgere del giorno, ogni giorno
aperta all’incontro di nuova luce.
Vorrei una casa volta a oriente,
che da mezzodì si scordi del sole,
e si fermi a raccogliere un’enfasi,
la fervida attesa di ciò che sarà;
piuttosto che concentrarsi, per ore,
su ciò che, si sa, sparisce e non torna.
Vorrei che l’aria, sempre smossa, rechi
profumi di campo, e silenzi pieni
da arricchire di voglia, e pensieri.

Vorrei la pacatezza delle cose
piccole, immense per semplicità,
e un entusiasmo che rida in silenzio.
Vorrei che quanto di buono si è fatto
non venga detto, ma neanche scordato;
che un sentimento, se forte, non resti
descritto, ma accenda luce negli occhi.
E che quest’alea di giorno morente,
qui vista svanire una volta di più,
non mi rammenti un conto finito,
ma un tiepido ignoto, e pensato,
persistere…


Piesse

2 commenti:

la prof ha detto...

Rossella O'Hara disse, sinteticamente: "Domani è un altro giorno...!"... bello, il domani... pieno di speranze, di buoni propositi, di progetti di rinascita, di successi finalmente ottenuti e strameritati, di elogi anche da parte dei critici più scettici ed impietosi, di sogni che inaspettatamente si realizzano... e si realizzerebbero, se dipendesse soltanto da te, ma... la Tuche? Dio? gli altri? la tua umana imperfezione?... e i sogni restano tali, continuano a vagare nel Limbo... Ma rimane intatta la capacità di sognare, e la volontà indomita di dare corpo a quei sogni... e questo è per te il senso di tutto, l'unico senso che tu puoi dare a te stessa e alla tua vita... qualcuno non ha nemmeno questo!... Mi va bene così!

Anonimo ha detto...

Sono pensieri bellissimi sui quali io concordo. Amo le casa del pomeriggio e i miei figli baciati dal sole (ho una casa rivolta a oriente e... occidente).
Una domanda: perchè a gennaio un post 22 agosto?