mercoledì 13 maggio 2009

informatica informata

D’accordo.

Mi rivolgo ai dinosauri, agli obsoleti, ai neofiti, ai puri di cuore, ai tontoloni.

Chiedo scusa agli altri.

Mi rivolgo agli approssimativi, ai disattenti, ai dattilografi, a quelli che c’era la lira prima dell’euro, i soldi per capirci.

Mi iscrivo, simpatizzante al “si stava meglio quando si stava peggio” e, probabilmente, traccio un solco tra me e il progresso tecnologico e, soprattutto, informatico.

Tant’è.

Se mi si rompe la lavatrice chiamo il tecnico.

Se la mia automobile non va vado – tremulo – dal meccanico. Tutto lineare, semplice, senza spigolosità.

Ci si può mettere (non nel mio caso, sia chiaro) il desiderio di sentirsi maschio dominante e cazzuto e tecnologico; quel (sano?) “fai da te”, roba di bricofer e di ferramenta, di disquisizioni elettriche o idrauliche.

Si rimane, pur tuttavia, in un universo condiviso e – mediamente – conosciuto.

Punto.

Punto – per pietaà! – punto qui.

L’informatica non può essere improvvisata; non è roba di divisione tra chi da bimbo si dilettava col “meccano” e chi no; incredibilmente ha profili di serietà e competenze che non possono andare per passaparola e per sentito dire più di un tanto.

Sarò esplicito fino al turpiloquio.

Non me ne frega un biiiip! capire cosa sia un bug-di-sistema.

Vivo magnificamente la mia ignoranza.

Voglio che i files, a prescindere dalla biiiip! di versione di windows e da cosa mai ci sia dentro (crittografie CIA? Non penso) si apra e si lasci lavorare.

Punto.

Come la scatola col Pongo.

Come la macchina da scrivere.

E poi, da ignorante che sono, sono pure un po’ stufo dalla abbondanza di sedicenti esperti: per uno probabilmente buono ce ne son decine che sono artisti del “copia&incolla” e veri amplificatori viventi del sentito dire.

Chiedo scusa agli esperti smaliziati (due o tre al massimo) e invito gli altri a riflessione.

Impariamo a dire “non ho capito: spiegami” oppure a dire “è rotta: riparala.”

Magari ha la sua dignità.

Passerò dal Windows 6puntoZero alla grappa 6puntoPerfetta.

Se non mi sono spiegato, disse l’anziano paracadute, chiedo scusa: è stato pur sempre un bel cadere…

Ecco.

Grappa di Teroldego

Grappa Trentina: intensa, leggermente vinosa dal sentore di bacca rossa

Provenienza della materia prima

La grappa di Teroldego è ottenuta dalle vinacce provenienti dal vitigno autoctono,presente in questa zona fra i comuni di Mezzolombardo,Mezzocorona,San Michele all'Adige e più precisamente in Piana Rotaliana dove il terreno alluvionale creato dalla confluenza dei fiumi Adige e Noce , rende un habitat ideale per la coltivazione della vite. Il vitigno Teroldego ha trovato da sempre le condizioni ottimali per poter esprimere al meglio le sue grandi qualit .

Cantine conferenti

Foradori, Barone de Cles, Cantine Rotaliane, Cantine Mezzacorona, Dorigati, Endrizzi.

Conservazione della materia prima

Le vinacce del Teroldego arrivano a fermentazione avvenuta e quindi si provvede immediatamente alla distillazione.


Gradazione del prodotto

40 gradi

Caratteristiche organolettiche

COLORE: brillante, trasparente

PROFUMO: netto, gradevole con piacevoli note fruttate.

SAPORE: deciso, leggermente vinoso, armonico, con grande equilibrio tra il contenuto alcolico e gli altri componenti.

Temperatura di servizio

tra i 12 e i 14 gradi.
Durante la stagione estiva si consigliano temperature anche inferiori.

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emmevù

1 commento:

Anonimo ha detto...

Accidenti: che dire?
Sulla compatibilità e sul... linguaggio microsoft/windows sono circolate decine di storielle su internet.
Può darsi ci abbiano rincretinito tutti, chi più e chi meno.
Non so.
Certo non ci hanno lascito alternative e volenti o nolenti ci tocca imparare.
O no?
Per quanto vale... la mia solidarietà!!!