mercoledì 11 febbraio 2009

le manovelle dei finestrini

Quando eravamo piccoli e si viaggiava in macchina mia sorella ed io eravamo seduti sui sedili di dietro.

Non c’erano gli specchietti laterali e non c’erano le cinture di sicurezza. Cantavamo e giocavamo per passare il tempo. Un gioco era accentuare il movimento causato dalle curve e finire uno addosso all’altro (piccoli trucchi da bambini per darsi fastidio). Il gioco che ci divertiva di più era fare a gara a chi fosse il più veloce ad abbassare (o alzare) il proprio finestrino.

Uno.. due, tre-viaaa! e si girava la manovella. Discussioni su chi avesse ottenuto la vittoria; piccoli litigi su partenze anticipate.

Oggi possiedo una vettura che nel duemila valeva oltre trenta milioni (la corrispondente oggi costerebbe più di ventimila euro).

I finestrini sono azionati da motori elettrici; i finestrini posteriori hanno, entrambi, il motore rotto; la sostituzione di ogni motore costerebbe duecento euro (più la manodopera) e per il momento ho deciso che da fissi sono bellissimi.

Ah, dimenticavo… c’è la crisi del settore auto.

Tornare alle manovelle? Che ne dite? …No?

Emmevù

10 commenti:

zefirina ha detto...

noi 4 fratelli nonpotevano aprire i finestrini posteriori perchè mia mamma soffriva di artrosi, così da adulta anche se sola apro tutti i finestrini e in macchina infuria eolo....

ma comunque ho avuto sempre macchine i cui finestrini posteriori erano a manovella, per la sicurezza bambini

delias ha detto...

elettronica e meccanica...talvolta fa paura.
Anche io ho i posteriori a manovella...hai scelto il lusso....
hahhahahaha

Anonimo ha detto...

Se facessero automobili a costi contenuti ci sarebbe meno "crisi dell'auto"...
Mi sembra semplice.

Anonimo ha detto...

In quattro in una cinquecento di quelle di allora.
L'asciugamano per il caldo e l'aria condizionata che l'era roba di ricchi.
Ho passato i sessanta... invano?

Anonimo ha detto...

la mia 600 ha i finestrini posteriori fissi (naturalmente) e quelli anteriori a manovella... in più non ha neanche la chiusura centralizzata... (ma per fortuna le portiere sono solo due ;-) )
però...tiene allenati i muscoli e la... memoria;-)

Anonimo ha detto...

Ci facciamo prendere in giro dalla sbandierata crisi dell'auto quando la crisi è dei soldi che non bastano più.
Presto avremo tutti macchine cinesi che costano quello che possiamo permetterci.
Le casa automobilistiche italiane (una) intanto fa lavorare i polacchi e mette in cassa integrazione gli italiani.
Nessuno lo dice

marco valenti scrive ha detto...

Certo lo struggimento da "amarcord".
MA che oggi si paghi, non solo nelle auto, quello che non ci serve era un dato fondamentale del post.
No?

Anonimo ha detto...

è vero, emmevu, lo struggimento da amarcord è stato irresistibile, ma conferma il banale... 'si stava meglio quando si stava peggio'.
oggi paghiamo care anche tante cose inutili, a volte senza possibilità di scelta.
e lo chiamano progresso...

Anonimo ha detto...

Se questo momento di restrizioni riuscisse a lasciarci maggior misura nel valore delle cose assolverebbe una funzione positiva ma penso che non succederà mai perché non siamo abbastanza intelligenti.
Lucia

Daneel Olivaw ha detto...

bel momento-nostalgia :)

Io non ho l'auto e ho risolto il problema della manovella.

In Camerun invece se sei in taxi e vuoi aprire il finestrino devi chiedere la manovella all'autista che provvede a passarti l'unica disponibile per tutti i finestrini dell'auto.

...e mi vengono in mente anche le "cose-che-non-si-possono-in-alcun-modo-rompere"

http://www.infundibolo.org/2008/02/23/le-cose-che-non-si-possono-in-alcun-modo-rompere/