Ho vivo il ricordo di mia nonna che mi sente la fronte e poi, ansiosa, scarica il termometro con decisione per misurarmi la febbre, così come la sorpresa, al primo termometro rotto, nel vedere rotolare quella pallina argentea di mercurio. Nonna che mi diceva di non toccarla, perché velenosa, ed io che la spingevo con un bastoncino del cremino. Autentici e spettacolari effetti speciali per gli occhi meravigliati di un bambino.
Contrasto tra l’idea della consistenza di un metallo – avvalorata dal colore – e l’incredibile mobilità della goccia di mercurio.
La gestualità nella misurazione della temperatura è rassicurante. Si inclina il termometro per leggere la rilevazione, si scarica con energia fino a temperature da rigor mortis, si cerca l’ascella, il freddo del metallo a contatto con la pelle calda, braccio ben fermo, l’attesa e infine il responso.
Stessi gesti per decenni.
L’oggetto nel tempo si è fatto più piccolo, il vetro più sottile, il tempo della misurazione è sceso a due minuti.
La notizia è che, dato che il mercurio è inquinante, non sarà più possibile acquistare questo tipo di termometro e ci si rivolgerà ad altri tipologie non dannose per l’ambiente e ugualmente efficaci.
Un po’ mi dispiace.
Emmevù
2009-02-23 20:25 ANSA.it - Addio al vecchio termometro a mercurio. Si conclude così un iter cominciato 12 anni fa. Dal 3 aprile prossimo, infatti, il tubicino di vetro contenente questo metallo pesante sarà messo al bando, con l' entrata in vigore del decreto ministeriale del 30 luglio scorso che recepiva una direttiva CE in tal senso.
Si tratta di una norma che ha avuto un percorso molto lungo, cominciato nel 1997, con la convenzione UN-ECE, e culminato dieci anni dopo nell'approvazione da parte del Parlamento europeo del divieto al mercurio in termometri, barometri e strumenti di misurazione destinati al pubblico.
La legislazione europea negli anni precedenti aveva già ridotto gli usi e le emissioni di mercurio, ma i suoi effetti soprattutto sull' ambiente marino hanno richiesto un ulteriore giro di vite.
La presenza di questo contaminante, infatti, è stata accertata attraverso i rilievi condotti sulla popolazione e le specie ittiche di molte zone costiere del Mediterraneo, imponendo misure più drastiche soprattutto per l'Europa, che del mercurio è il principale fornitore mondiale. Il bando che entra in vigore in aprile in Italia riguarda, però, solo i termometri che saranno fabbricati a partire da quella data, e questo per evitare che i vecchi termometri e soprattutto il mercurio che essi contengono, finiscano tra i rifiuti danneggiando l'ambiente e, a lungo termine, la salute umana.
Sono anche espressamente esclusi dalla disposizione tutti gli oggetti contenenti mercurio risalenti a più di 50 anni fa. La norma non si applica neanche ai barometri a mercurio fino al 3 ottobre 2009. Entro quella data, la Commissione europea esaminerà la disponibilità di alternative affidabili e più sicure per gli sfigmomanometri e le altre apparecchiature di misura contenenti mercurio utilizzate nel settore sanitario e per altri usi industriali e professionali.
martedì 24 febbraio 2009
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2 commenti:
Forse bisognerebbe non usare più quello a mercurio e tenerlo nella scatola delle cose preziose...la pallina di mercurio...le grida di allarme "Non toccaaaaaaaaatelo!"
emmevu hai evocato ricordi....e segnalato qualcosa che non sapevo.
Devo fare in modo di non romperlo!
Grazie! Non avevo ancora letto la notizia. Misegnerò di andare in farmacia ad acquistare temometri a suffucienza peril resto della vita!!!!!!!
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